NOTE SINTETICHE SULLA SERATA
DEL CONSIGLIO PASTORALE DEL 7 SETTEMBRE 2023
Nel consiglio pastorale dello scorso 7 settembre, abbiamo insieme svolto due temi fondamentali: una riflessione a margine di un testo sulla fraternità come condizione del cammino comunitariamente credibile nella comunità cristiana e lo scambio di opinioni sulle idee progettuali per l’anno pastorale che inizia, comunicate sulla circolare del 20 agosto 2023.
Riguardo al tema della fraternità, in sede di presentazione del testo si sviluppavano i seguenti punti:
la fraternità è il modo principale di essere comunità alternativa, in un mondo che spesso promuove il sospetto e la difesa nelle relazioni umane.
La porta di ingresso dello stile della fraternità è la sincera cortesia: salutare e accogliere, accorgendosi dell’altro, crea immediati ponti di familiarità.
L’immagine migliore che rappresenta la fraternità è il poliedro, una figura che mette insieme molte diversità, in modo apparentemente disordinato, che tende ad un’armonia più profonda: la comunità è un poliedro quando lavora insieme con lo stile dell’accettare tutti per camminare con tutti.
La pratica della fraternità passa dalla “gara” nel donarsi a vicenda, dallo sbilanciarsi gli uni sugli altri, tenendo nel cuore e nell’orizzonte dello sguardo l’esempio di Gesù che il Vangelo ci annuncia, ci racconta e ci rivela.
Alla domanda "Come vivere e costruire la fraternità oggi nella (nostra) comunità cristiana?" si facevano le seguenti sintetiche osservazioni:
L’ascolto è la base della fraternità. A volte si aspettano le grandi occasioni che vengono da lontano e non ci si accorge di ciò che da vicino ci è donato. La preghiera reciproca aiuta la fraternità, perché meglio dispone nei confronto degli altri.
La fraternità è un messaggio comprensibile e concreto, che capisca le difficoltà altrui e le soccorra nel concreto, prendendo su di sé la Croce che pesa sulle spalle del fratello. Un obiettivo e un’occasione comune accomuna e costruisce operativamente la fraternità.
La fraternità crea un clima casalingo e familiare nei rapporti.
Nei momenti di incontro e nelle occasioni di condivisione, come la festa dell’oratorio, si costruisce la fraternità, perché attorno ad essa partecipa tutta la parrocchia e si incontra in un contesto informale e condiviso.
La fraternità c’è quando abbandoniamo piccoli atteggiamenti di frizione o di competizione tra noi. Quando si accolgono coloro che si avvicinano alla Comunità c’è fraternità. Non c’è quando anteponiamo l’io al noi, quando se siamo a posto noi siamo a posto tutti. La fraternità c’è quando pensiamo il contrario: se siamo a posto tutti, siamo a posto noi.
La fraternità si nutre di vicinanza sincera che si preoccupa di tutti e si nutre di Vangelo che suggerisce i passi pratici da fare. La fraternità è anche pregare per le persone che ci vengono in mente.
La preghiera semplice crea un contesto fraterno, dove ci si ascolta a vicenda e si crea una confidenza significativa.
Un punto debole della nostra Comunità è che talvolta perdiamo di vista l’obiettivo centrale. Spesso nei momenti in cui le cose vanno meno bene occorre non fossilizzarsi su ciò che è stato l’errore ma sul cercare il modo di costruire comunque qualcosa di nuovo. La fraternità è fondata anche sul riconoscere che la debolezza di oggi dell’altro ieri è stata la mia.
Riguardo alle idee progettuali per l’anno pastorale che inizia si sono evidenziate le seguenti considerazioni:
È sempre molto utile e promettente l’attenzione ai ragazzi. C’è un buco nel passaggio dai fidanzati alle famiglie giovani, di cui tenere conto, magari valorizzando la casa incontri del Santuario. Costruire serate insieme che creino legami tra le coppie degli ex fidanzati è utile allo scopo di avvicinamento delle famiglie.
È auspicabile promuovere degli incontri di catechesi per le famiglie dei ragazzi della catechesi, per dare delle linee di educazione cristiana dei figli, per colpire, incidere di più sulla loro concretezza quotidiana.
Partire dai ragazzi per arrivare alle famiglie è la strada da percorrere.
Le famiglie non vivono la continuità, ma scelgono a seconda dell’esigenza del momento. Dare la novità in ogni proposta che si fa è la sfida che abbiamo davanti, seminando sempre qualcosa che sia significativo. È un’occasione che è apprezzata e apre continuamente una porta. L’impegno per fare il possibile su queste strade è ciò che desideriamo percorrere.
Sui punti concreti: festa dell’oratorio, questioni pratiche aperte, varie ed eventuali, si condividono all’unanimità le seguenti decisioni:
A differenza degli scorsi anni, non si noleggia il tendone per la festa dell’oratorio.
Si approva la prospettiva di promuovere esperienze di vita comune in oratorio e in uscita, soprattutto per i ragazzi.
Si approva il regalo per don Adelio nel suo 45mo anniversario di sacerdozio.
Il prossimo consiglio pastorale sarà giovedì 28 settembre alle 21.00 in oratorio.
L’argomento principale riguarderà il rinnovo del consiglio pastorale che avverrà nel prossimo maggio 2024.
La diocesi chiede alle parrocchie una verifica del cammino, che comprende anche un consiglio su come eventualmente cambiare i meccanismi di rinnovo degli organi consultivi delle parrocchie.
don Fabio