Chiamati a fare il progetto dell'oratorio - 16 gennaio 2020

Comunita' educante

16 gennaio 2020
Chiamati a fare il progetto dell'oratorio

 

Qualche premessa
Sono alcuni punti  di premessa che possono aiutarci e motivarci a fare il progetto
            dell’oratorio. Fare il progetto dell’oratorio non è una nostra idea, ma è una indicazione della Diocesi. Si tratta di raccogliere tutto il materiale sul discorso educativo he abbiamo prodotto il questi anni e darle un ordine.

Perché fare il progetto dell’oratorio?
            Fare il progetto è stendere un cammino che potrebbe essere percorso partendo da una storia fatta, indicando una direzione che oggi si ritiene importante.
Il progetto è importante per non vivere l’oratorio alla giornata.

Il progetto apre l’oratorio al futuro perché dà concretezza e consistenza al discorso educativo
Il presente non basta, è fragile.
Oggi si vive quasi esclusivamente di presente e si dimentica che siamo nel tempo.
Il tempo è fatto anche di passato e di futuro.
Il tempo è la nostra dimensione costitutiva,
Oggi si tiene conto quasi esclusivamente dello spazio e poco del tempo.
Lo spazio si può possedere, il tempo è da vivere.
La globalizzazione e il suo profeta “Internet” hanno svelato la sterminata prateria dello spazio: non ci sono più
ostacoli, non ci sono più confini.
La spazio immediatamente viene raggiunto.
Lo spazio ha messo nell’angolo, ha divorato il tempo che è la nostra dimensione costitutiva.
Noi siamo essenzialmente tempo: nasciamo, cresciamo, tramontiamo e con noi quanto e quanti ci circondano..
Il Papa ha detto che il tempo è superiore allo spazio.
Lo spazio è statico, è la somma delle forze e della realtà del presente.
Il tempo invece è aperto e dinamico, si riannoda al passato, alla memoria, alla riconoscenza ed è aperto al futuro, domanda il progetto.
L’oratorio domanda un  progetto che come comunità educante siamo chiamati a fare.

Chiamati a fare il progetto del nostro oratorio

Il punto di partenza.
            Il punto di partenza per il progetto dell’oratorio  è la comunità cristiana.
Il progetto dell’oratorio deve nascere dalla vita della comunità cristiana, da una vita di fraternità che crede nell’importanza e nella necessità delle relazioni
Il progetto dell’oratorio deve nascere e deve essere collocato  a partire dalla cura delle relazioni.
Senza questo contesto non nasce nessun progetto educativo.
Il progetto dell’oratorio va costruito insieme: la vita della comunità deve essere come il grembo dal quale viene generato.

Il punto di partenza
            Il punto di partenza è sentire l’alito, l’affanno, il respiro del mondo.
Il mondo che ci circonda va studiato, va amato, va ascoltato per dare delle risposte.
Va studiato nei suoi aspetti positivi, nel suo anelito profondo, ma anche nei suoi aspetti negativi o poco positivi
Occorre sentire l’alito, l’affanno, il respiro del mondo.

Fare discernimento
            Vuol dire metterci in ascolto, lasciarci guidare dallo Spirito.
            Discernere significa cercare di capire e cogliere la presenza e l’azione dello Spirito nella comunità cristiana e nella realtà della storia; cercare di vedere in ogni avvenimento la volontà di Dio; cercare di riconoscere il volto di Gesù nel volto di ogni uomo conosciuto o estraneo ..
            Discernere significa far emergere  le dinamiche di riconciliazione e di pace che, per la presenza dello Spirito, corrono dentro la comunità, dentro la storia, dentro la realtà …
            Discernere significa domandarsi come e dove lo Spirito sta operando, oggi, nella nostra comunità, sul nostro territorio; come riconoscere, aiutare, fare strada, dare campo all’azione dello Spirito, oggi, nella nostra comunità.
Lo Spirito che cosa oggi ci dice riguardo al compito educativo dell’oratorio.
Lo Spirito è il principio guida, il motore delle azioni della comunità cristiana.

Tenere presente la storia del nostro oratorio.
            Il nostro oratorio ha una storia, non incomincia da zero.
La storia va considerata perché il progetto deve continuare questa storia, renderla viva, rinnovandola.

La logica dei piccoli passi possibili
            Il progetto deve metterci in cammino.
Non devono essere stabiliti grandi passi che alla fine diventano impossibili.
Deve invece essere seguita la logica dei piccoli passi possibili.
L’importante è mettersi in movimento e essere sempre in cammino, non accontentarsi mai di quello che si è fatto o raggiunto.

Nota bene
            Sono alcuni punti di premessa da tenere presente, sui quali riflettere insieme per poi stendere il progetto. Abbiamo diverso materiale che in questo anno abbiamo prodotto da riprendere ...